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"Sin dall’inizio di quest’anno appena sintonizziamo il televisore su una rete RAI veniamo colpiti a ripetizione da una pubblicità gioiosa, ricca di immagini di personaggi famosi e corredata dalla calda voce di un commentatore fuori campo. “Da quest’anno”, esordisce lo spot, “pagare il canone tv sarà molto più semplice, come accendere la luce”. Infatti “non riceveremo più il bollettino perché il costo del canone sarà incluso nella bolletta elettrica”. E “sarà più conveniente”, aggiunge il nostro suadente commentatore mentre sullo schermo passano le immagini di Conte che esulta senza contegno per un gol della nazionale: “l’importo per il 2016 è stato ridotto a 100 euro, diviso in rate a partire dalla bolletta di luglio”. Nel frattempo accanto agli spezzoni di filmati con protagonisti della televisione appaiono sullo schermo immagini di interruttori elettrici schiacciati a ripetizione...."
"Per una RAI senza pubblicità (o quasi)"
IBL, Focus, 264, in www.brunoleoni.it, pp. 1-10
"La sanità in Lombardia è generalmente considerata tra le migliori d’Italia: ciò è riconosciuto da tutti gli indicatori di qualità e di efficienza,1 ma anche dalla massiccia “immigrazione sanitaria” da altre regioni, cioè dal ben noto fenomeno per cui un soggetto decide di farsi curare in una regione diversa dalla propria. Di fatto, è estremamente probabile che un cittadino italiano in cerca di cure consideri l’alternativa di avvalersi del sistema sanitario lombardo, ovunque egli risieda. Ogni meccanismo che funziona, però, può sempre funzionare meglio: così è indubbiamente anche per la sanità lombarda...."
“Quale futuro per la sanità lombarda? Le proposte confuse del Libro Bianco”
IBL Policy Paper 10, in www.brunoleoni.it, pp. 1-12
"Vivere e lavorare in Italia è estremamente complicato: ogni cittadino e ogni operatore economico deve costantemente rapportarsi con regolamentazioni complicate, ricche di sfumature ed elementi tecnici incomprensibili per i non giuristi, e con un susseguirsi inquietante di nuove norme. Purtroppo questa non è solo una (diffusa) opinione soggettiva, ma è ormai un dato accertato a livello internazionale: nell’edizione 2012 del report “Doing Business” elaborato dalla Banca Mondiale e dall’International Finance Corporation e finalizzato ad analizzare e classificare la propensione del sistema giuridico nazionale a sostenere la nascita e la gestione di un’impresa, l’Italia ricopre un mesto 73esimo posto su base mondiale...."
“La semplificazione. Un problema (prima) di metodo e (poi) di merito”
IBL Special Report, in www.brunoleoni.it, pp. 1-35
"Da sempre, la fine dell’anno ci delizia con maratone parlamentari finalizzate ad approvare decreti omnibus e leggi finanziarie, queste ultime ormai sostituite dalle cosiddette “leggi di stabilità”. A parte i mutamenti di denominazione, che contraddistinguono la gattopardesca realtà italiana, la sostanza è sempre la stessa: il Parlamento si scapicolla per approvare entro il 31 dicembre fiumi di disposizioni eterogenee, unificate solo dalla volontà di reperire risorse aggiuntive e dalla volontà di prorogare l’entrata in vigore di norme già approvate...."
"Le locazioni nel dibattito sulla legge di stabilità. Soluzioni errate e falsi problemi"
IBL Focus 227, in www.brunoleoni.it, pp. 1-3
"Dopo circa settant’anni, nel dicembre 2012 il Parlamento italiano ha approvato una modifica complessiva della disciplina codicistica in materia di condominio: da alcuni decenni si voleva riallineare la normativa del 1942 alle innumerevoli novità che hanno via via interessato la realtà del condominio in conseguenza dello sviluppo sociale e scientifico nel frattempo intervenuto. In questo senso la recente riforma è di certo storica...."
"Nel condominio la proprietà privata ci sta stretta. Brevi note su una riforma con tante ombre e molte perplessità"
IBL Briefing Paper 121, in www.brunoleoni.it, pp. 1-10
"Nonostante la recessione abbia avuto un effetto complessivamente negativo sugli scambi commerciali, il commercio elettronico continua a crescere senza sosta. Dal punto di vista del venditore, internet offre la possibilità di allargare il proprio mercato di riferimento, trovare nuovi clienti e intercettare porzioni di domanda lasciate insoddisfatte. Dalla prospettiva del compratore, la rete significa poter accedere a occasioni economicamente più convenienti e a una varietà di beni e servizi senza precedenti. L’e-commerce è, in molti sensi, la manifestazione più vera della globalizzazione, perché – virtualmente – fa coincidere il mercato con l’intero pianeta...."
“Una corsa ad ostacoli: il commercio elettronico e la legge italiana”
in “Le difficoltà dell’e-commerce in Italia. Ragioni strutturali e normative di un mercato che cresce ma non decolla”, IBL Special Report, in www.brunoleoni.it, pp. 31-38
"La manovra “salva Italia” compie significativi passi avanti nella liberalizzazione della distribuzione commerciale, eliminando ogni restrizione a orari e giorni di apertura. Il passo successivo nella rimozione della regolamentazioni economicamente dannose e giuridicamente non necessarie potrebbe consistere nella definitiva liberalizzazione dei cosiddetti “saldi”, ossia le “vendite di fine stagione”, come vengono chiamate in gergo burocratico.Questo vero e proprio rito collettivo interessa milioni di italiani e viene considerato come qualcosa di immancabile, di naturale, come il succedersi di un mese all’altro: si tratta, invece, di un fenomeno artificiale ed artificioso, che trae le sue origini in un momento ben preciso e merita un’adeguata ricostruzione storico-giuridica...."
“I saldi: storia di un’assurdità italiana”
IBL Briefing Paper 108, in www.brunoleoni.it, pp. 1-10
"Il mondo delle professioni intellettuali italiane si dibatte da anni nelle spire di una crisi iniziata ben prima delle attuali problematiche economiche globali. La professione intellettuale è concepita dal codice civile quale una species appartenente al genus del lavoro autonomo: questa è una cornice giuridica che rappresenta correttamente la realtà nel momento in cui il codice civile (o, come si diceva allora: il “nuovo” codice civile) entrava pienamente in vigore, cioè il 1942. Sino a pochi decenni orsono, infatti, il “lavoratore intellettuale” era pressoché sempre un “libero professionista”, cioè un lavoratore autonomo che svolgeva le proprie attività senza un’organizzazione di tipo imprenditoriale e con l’apporto prevalente (se non esclusivo) delle proprie forze...."
"Le professioni intellettuali. Una soluzione unitaria per una questione complessa"
IBL Focus 184, in www.brunoleoni.it, pp. 1-6
"La riforma parziale del settore della distribuzione farmaceutica avvenuta nel 2006 attraverso il Decreto Bersani non ha offerto un assetto stabilmente diverso rispetto alla disciplina precedente, incardinata sul principio della “pianta organica”. La presenza in Parlamento di decine di proposte di modifica dimostra come la materia della vendita dei farmaci al pubblico sia oggetto di interesse e necessiti di una profonda rimeditazione che consideri maggiormente sia l’interesse della clientela ad avere un servizio efficiente a prezzi ridotti sia l’interesse dei farmacisti abilitati ad entrare nel mercato del lavoro intraprendendo la professione per cui hanno studiato...."
"Distribuzione del farmaco. Una proposta per quadrare il cerchio"
IBL Policy Paper 2, in www.brunoleoni.it, pp. 1-8
"Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) costituisce una delle voci di spesa più ingenti del bilancio pubblico e nell’opinione pubblica esso viene considerato come un punto fermo, un elemento immutabile connesso con l’esistenza stessa dello Stato: se ne contesta spesso l’efficienza, soprattutto in determinate parti d’Italia, ma si dà per scontato che non se ne possa proprio fare a meno. Si dimentica, però (non solo da parte dei più giovani), che il Servizio Sanitario Nazionale “così come noi lo conosciamo” non esiste da sempre, ma è stato istituito poco più di trent’anni fa, con la legge 23 dicembre 1978, n. 833, e, d’altra parte, ha subito ben due modifiche estremamente rilevanti – nel 1992 (D.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502) e nel 1999 (D.lgs. 19 giugno 1999, n. 229) – cui si è sovrapposta la riforma costituzionale del 2001, che ha parzialmente mutato il quadro di riferimento per il legislatore statale e regionale. ..."
"Il miraggio della concorrenza nel sistema sanitario. Brevi spunti per una riforma (quasi)liberale a Costituzione invariata"
IBL Briefing Paper, n. 84, in www.brunoleoni.it, 2010, pp. 1-21
"La gestione dei mass media infuoca da anni il dibattito italiano, molto spesso per motivi politici contingenti, talvolta in riferimento al più ampio problema del rapporto tra singolo e il messaggio trasmesso nell’etere. Sul punto si registra un’intricatissima convergenza di questioni: dalla libertà di manifestazione del pensiero alla libertà di informazione e alla libertà “di essere informati”, dalla tutela del pluralismo all’autodeterminazione del singolo, dalla problematica dell’influenza mediatica sui circuiti democratici a quella del condizionamento del comportamento dei singoli e dei gruppi...."
"Il monitor è mio e me lo gestisco io. Brevi osservazioni sullo schema di decreto legislativo sull’esercizio delle attività televisive"
IBL Briefing Paper n. 83, in www.brunoleoni.it, 2010, pp. 1-4
Sommario: 1. Un modello rivoluzionato. 2. La classe: da nozione sociologica a nozione giuridica. 3. I soggetti attivi e passivi coinvolti dall’azione di classe. 4. Le situazioni soggettive tutelabili tramite l’azione di classe. 5. Il modulo procedurale. 5-I) proposizione della domanda; 5-II) foro e giudice competente; 5-III) giudizio di ammissibilità; 5-IV) l’ordinanza che conclude la fase del giudizio di ammissibilità: in generale; 5-V) (segue) l’ordinanza che conclude la fase del giudizio di ammissibilità: nel caso l’ordinanza sancisca l’inammissibilità dell’azione di classe; 5-VI) (segue) l’ordinanza che conclude la fase del giudizio di ammissibilità: nel caso l’ordinanza sancisca l’ammissibilità dell’azione di classe; 5-VII) l’adesione: l’atto di adesione;..."
"La classe non è action. Osservazioni a prima lettura sull’azione di classe. Profili critici e costruttivi di uno strumento processuale superfluo”
IBL Briefing Paper, n. 79, www.brunoleoni.it, 2009, pp. 1-19
"SOMMARIO: 1. Premessa: breve panoramica della “Loi organique n° 2009-403 du 15 avril 2009” – 2. Le risoluzioni: uno strumento “nella mani” del Governo – 3. Le condizioni per la presentazione dei disegni di legge – 4. Brevi osservazioni sui rapporti tra relazione illustrativa e AIR, nonché sui parametri di controllo da parte del Conseil constitutionnel – 5. L’intarsio (utile?) tra Costituzione, legge organica e regolamenti parlamentari nella disciplina del diritto di emendamento – 6. La parte “riuscita” dell’attuazione dell’art. 44 della Costituzione: la disciplina dell’organizzazione del dibattito – 7. Il nuovo ruolo delle Commissioni parlamentari nel procedimento legislativo e l’occasione mancata di una compiuta disciplina della partecipazione del Governo ai lavori in Commissione – 8. L’insufficiente inquadramento degli oneri accessori relativi alla proposta di emendamento – 9. Spunti conclusivi: la “buona legislazione” come esigenza di rango costituzionale? ..."
"La funzione legislativa tra Governo e Parlamento dopo la riforma costituzionale francese del 2008"
[insieme con il Prof. Giovanni Piccirilli], in www.osservatoriosullefonti.it, fasc. 2, 2009, pp. 1-17
"Il quadro generale del sistema normativo in materia di professioni non risulta mutato rispetto all’anno scorso: per l’analisi generale si rinvia integralmente, quindi, all’edizione 2008. Il disegno di legge delega per la riforma del mondo delle professioni presentato nella scorsa legislatura (c.d. “D.D.L. Mastella”, dal nome dell’allora Ministro della Giustizia) è ora decaduto e il governo attualmente in carica non sembra intenzionato a sviluppare un intervento omnicomprensivo, tale da coinvolgere (almeno) le professioni intellettuali “tradizionali”...."
“Professioni intellettuali"
in C.Stagnaro (a cura di), “Indice delle liberalizzazioni 2009”, Torino, IBL Libri, 2009, pp. 281-308
"Il diritto pubblico (e specificamente il diritto urbanistico) italiano si presenta spesso come il diritto della pianificazione: si tratta di uno dei pochi ambiti culturali in cui lo stesso vocabolo “piano” (con tutte le declinazioni ad esso attribuibili) non ha ancora acquisito, agli occhi dei più, una connotazione fallimentare, in cui, cioè, esso non è idealmente associato ad immagini di caos e inefficienza. La possibilità che i cosiddetti “beni pubblici” siano prodotti privatamente, al contrario, sembra relegata al limitato concetto di sussidiarietà orizzontale, mentre la giuspubblicistica contemporanea non contempla nemmeno l’eventualità che il mercato fornisca integralmente i beni pubblici senza alcun intervento statale. Ecco, allora, come in una simile cornice ideologica il concetto di “piano” acquisti un valore essenziale...."
"Case study: la città sussidiaria. Partigliano, quando la realtà precede il diritto (pubblico)"
IBL Focus n. 134, in www.brunoleoni.it, 2009, pp. 1-7
"Nell’agenda politica dell’attuale Governo si intrecciano in modo inestricabile i temi del “federalismo”, delle riforme istituzionali, e della “razionalizzazione” della spesa pubblica: l’ampia maggioranza parlamentare e le contingenze socio-politiche conferiscono all’Italia l’opportunità storica di riorganizzare completamente il proprio assetto statale nonché il rapporto tra i poteri pubblici e gli operatori privati. Vi è però il rischio concreto che gli esiti di questa stagione, potenzialmente rivoluzionaria, siano tutt’altro che positivi e contraddistinguano nuovamente la perdita di una chance per riagganciare gli standard dell’occidente sviluppato, forse in modo definitivo...."
"Il primo passo verso il federalismo? Abolire le province"
IBL Briefing Paper n. 67, in www.brunoleoni.it, 2009, pp. 1-8
"Con la recente legge 22 ottobre 2008, n. 55 (pubblicata nel B.U.R.T. n. 34 del 29 ottobre 2008, intitolata “Disposizioni in materia di qualità della normazione”) la Regione Toscana disciplina ex professo talune questioni di tecnica legislativa, adempiendo a precise disposizioni statutarie, e trovando esplicitamente la propria base giuridica negli articoli 44 e 39 St. Reg. Tosc. La nuova normativa toscana merita attenzione sotto svariati profili: in questa sede ci si limiterà a svolgere alcune osservazioni solo in merito alla motivazione della legge,..."
"La nuova legge toscana sulla qualità della normazione: osservazioni a prima lettura sulle disposizioni in materia di motivazione della legge"
in www.federalismi.it, 27/1/2009, pp. 1-21
"Strana storia quella di alcuni vocaboli: taluni diventano vere e proprie parole d’ordine nel dibattito politico, talaltri vengono connotati in senso inderogabilmente positivo o negativo, alcuni addirittura giungono al punto di contraddistinguere un’epoca. Strana storia quella del sostantivo “federalismo”: dapprima è stato visto con aperta ostilità da tutte le forze politiche, successivamente al livore si è sostituita l’indifferenza, infine ogni partito ha iniziato a dichiararsi apertamente e sperticatamente “federalista”...."
"Un’idea (quasi)federalista a “costo zero”
IBL Briefing Paper n. 59, in www.brunoleoni.it, 2008, pp. 1-10
"Nel sistema sanitario italiano gli spazi lasciati agli operatori privati sono del tutto marginali: in assenza di un “mercato” e in presenza di una pianificazione pubblica della “tutela della salute”, il problema della gestione dei costi appare insormontabile. Nell’ambito della spesa sanitaria, una delle voci più rilevanti è costituita dalla spesa per i farmaci, che risulta sostanzialmente fuori controllo in molte regioni. Per cercare di limitare l’inarrestabile emorragia di denaro del contribuente, da qualche anno si è cercato di risparmiare prevedendo la rimborsabilità del solo “farmaco generico”, attraverso la tecnica del “prezzo di riferimento”...."
"Farmaceutica: il prezzo di riferimento non è federalista"
IBL Focus n. 107, in www.brunoleoni.it, 2008, pp. 1-3
"L’offerta di prodotti farmaceutici sul territorio italiano costituisce un’attività economica controllata e pianificata in modo pressoché totale dallo Stato. Infatti, da un lato coloro che possono vendere farmaci devono necessariamente essere farmacisti; dall’altro, il numero delle farmacie è rigidamente determinato dall’operatore pubblico attraverso una precisa pianta organica. Un timido tentativo di liberalizzazione è stato avanzato con il primo “decreto Bersani” (d.l. 223/2006, convertito con modificazioni nella l. 248/2006), il cui art. 5 prevede la possibilità di vendita di alcuni tipi di farmaci anche nell’ambito di attività commerciali diverse dalle farmacie. ..."
"La pianificazione pubblica dell’offerta di farmacie. Un fallimento dello Stato. Brevi riflessioni alla luce di una recente sentenza della Corte costituzionale"
IBL Focus n. 100, in www.brunoleoni.it, 2008, pp. 1-4
"Prodotto crepuscolare del Governo Prodi, la class action all’italiana è ormai entrata in vigore come parte integrante della legge finanziaria per l’anno 2008 (legge 24 dicembre 2007, n. 244): ne costituisce specificamente i commi 445- 449 dell’articolo 2, che (in gran parte) introducono l’art. 140-bis nel Codice del consumo. Creare un intero nuovo schema processuale attraverso un provvedimento omnibus come la legge finanziaria costituisce una soluzione del tutto inopportuna; d’altra parte, la stessa esistenza di articoli composti da centinaia e centinaia di commi è da taluni fortemente sospettata di incostituzionalità per violazione dell’articolo 72, comma 1 Cost.1..."
"Class action all'amatriciana. Poche righe, tante incertezze"
IBL Briefing Paper, n. 53, in www.brunoleoni.it, 2008, pp. 1-10
"Meno la gente sa come sono fatte le leggi e le salsicce e meglio dorme la notte. Pare che queste parole siano state pronunciate da Otto von Bismarck (che di leggi – e probabilmente anche di salsicce – aveva un’ampia esperienza), e guardando al Parlamento italiano le conferme non mancano. Questo è certamente il caso della norma sulle azioni collettive, recentemente approvata dal Senato a causa di un voto “sbagliato” da parte di un senatore dell’opposizione. Siccome i motivi che stanno alla base dell’approvazione di una disposizione possono interessare la cronaca ma sono giuridicamente irrilevanti, ora il testo della cosiddetta “legge finanziaria”, in esame alla Camera dei Deputati, contiene a tutti gli effetti anche un complicato articolo 99 dedicato alla class action all’amatriciana...."
"Correggere l’incorreggibile?”
IBL Briefing Paper n. 48, in www.brunoleoni.it, 2007
"Da qualche anno, con cicliche riprese, si discute di introdurre l’azione collettiva (quella che in diritto americano è generalmente conosciuta come class action) nell’ordinamento processuale italiano: in questa legislatura la proposta è stata incorporata in numerosi progetti di legge, che hanno goduto di una certa attenzione mediatica nell’inverno 2006-2007. Dopo alcuni mesi di silenzio, si riteneva ormai che il Governo e la maggioranza avessero pensieri ben diversi rispetto all’azione collettiva, ma ecco che, nella marea di emendamenti al disegno di legge finanziaria, riappare la class action all’amatriciana..."
“Class Action: si può quadrare il cerchio?”
IBL Focus n. 76, in www.brunoleoni.it, 2007, pp. 1-4
"La vicenda da cui prende le mosse la recente sentenza 23 maggio 2007, n. 171, è piuttosto articolata e può essere sintetizzata come segue. Poco dopo la proclamazione a sindaco, un neoeletto veniva condannato definitivamente per i reati di peculato d’uso (art. 314, comma 2, c.p.) e abuso d’ufficio (art. 321 c.p.), con conseguente interdizione temporanea dai pubblici uffici: a seguito di diverse azioni popolari, "la Corte d’Appello giungeva a dichiarare la decadenza dalla carica in base alla normativa sull’ordinamento degli enti locali (artt. 58 e 59, d.lg. 267/2000).... "
“Tra norma e realtà: riflessioni sulla motivazione del decreto-legge alla luce della sentenza n. 171/2007”
in www.federalismi.it, 5/9/2007, pp. 1-28
"Tra le eredità che il Novecento ha lasciato alla cultura giuridica occidentale vi è certamente il “titanico” sforzo di introdurre la “giustizia” nei rapporti contrattuali. Questo tentativo si basa sul presupposto logico-filosofico secondo il quale l’accordo si struttura solo formalmente attraverso il libero incontro di volontà: l’individuo, piuttosto, sarebbe sostanzialmente “costretto” ad accettare il volere di controparti economicamente più forti di lui.... "
“Class action all’italiana. Un’imposta sui consumatori?”
IBL Briefing Paper n. 36, in www.brunoleoni.it, 2006, pp. 1-11
"Affrontare la tematica delle professioni intellettuali richiede di fornire, prima di tutto, una definizione di “professione intellettuale”. Dal punto di vista normativo, dobbiamo registrare che l’art. 2229 del codice civile si limita a considerare la nozione come presupposta e l’art. 2230 c.c. cita la “prestazione d’opera intellettuale” come oggetto di un contratto. In mancanza di una definizione legalmente vincolante, si deve ritenere che il professionista intellettuale sia colui il cui lavoro consista nelle prestazioni di opere intellettuali...."
“Professioni intellettuali”
in C. Stagnaro (a cura di), “Indice delle liberalizzazioni 2007”, in www.brunoleoni.it, 2007, pp. 113-132
"La possibilità di introdurre una flat tax in luogo dell’attuale sistema di imposizione diretta, avanzata di recente dal Ministro Antonio Martino, non suscita solo importanti rilievi di ordine economico, sociale e sociologico, ma necessita anche di alcune riflessioni sul suo rapporto con la Costituzione Italiana del 1948. Come è noto, infatti, il testo scaturito dai lavori dell’Assemblea Costituente non si pone in un ruolo di neutralità e di indifferenza rispetto all’insieme dei rapporti socio-economici che intercorrono tra i cittadini....."
“La flat tax è incostituzionale?”
IBL Focus n. 9, in www.brunoleoni.it, 2005, pp. 1-4